Si dice che sono gli investimenti nel futuro che determinano lo sviluppo di un Paese in prospettiva. Che approccio hanno però, a tal proposito e rispetto al mondo delle nuove imprese, l’Italia e la Francia? I dati del 2017 parlano di un numero di investimenti nel nostro Paese che sostanzialmente è tra le 50 e le 100 volte inferiori rispetto a ciò che si prospetta in Francia, dove è stato recentemente aperto un fondo statale che supporterà le startup per un totale di 13 miliardi di euro.
Così forse non è tanto strano vedere come sia proprio un’associazione di base francese ad investire sulle startup in Italia, tramite delle radici nel nostro Paese che partono dal Piemonte, la terra da cui nasciamo anche noi di BTREES. Oggi quindi intervistiamo Lisa Orefice, Direttrice di Réseau Entreprendre Piemonte che dalla primavera del 2017 ci ha accolti in questa bellissima famiglia di neo-imprenditori dove abbiamo incontrato anche il nostro mentor Stefano Papini, che ci sta offrendo ottimi consigli per poter produrre nuova linfa.
La seguente intervista fa inoltre parte di un nostro progetto di Corporate Social Responsability in collaborazione con Big Picture Learning, una scuola innovativa di cui siamo partner, a supporto della formazione dei più giovani verso le nuove professioni. In questo caso l’intervista a seguire è di Nicolò Aiazzone, elaborata con il nostro supporto.
Buongiorno Lisa! Grazie innanzitutto per aver accettato il nostro invito. Iniziamo con una prima domanda di introduzione: sei la Direttrice di Réseau Entreprendre Piemonte. Qual è stato il tuo percorso professionale che ti ha portato a questo ruolo?
Sono di Alessandria e ho seguito gli studi universitari di giurisprudenza. Terminati gli studi, ho vinto una selezione in Provincia che si occupava del settore di sviluppo e di economia: ho lavorato quindi 7 anni nel supporto alla creazione di impresa, agli sportelli provinciali.
La città di Alessandria poi ha vissuto una situazione difficile come ente prima comunale e poi provinciale. Nel frattempo avevamo siglato un accordo con “Fondazione Michelin Sviluppo” per le startup che uscivano dagli sportelli della provincia: in quel momento il direttore, Corrado Alabiso, mi consigliò di fare la selezione per Réseau Entreprendre, dato che il mio profilo lavorativo era quello che cercavano. Ho colto l’occasione al volo e dal 1 gennaio 2013, fino ad oggi, sono la direttrice di Réseau Entreprendre Piemonte.
L’associazione è nata nel 1986 grazie ad André Mulliez. Da allora sono passati poco più di 30 anni: com’è cresciuta la vostra organizzazione? In particolare come è cominciato il percorso in Italia e come sta procedendo in Piemonte e nel Paese?
La famiglia Mulliez era una delle più importanti e ricche famiglie francesi. In quegli anni però, ci fu un’importante crisi economica nel settore tessile, dove la famiglia Mulliez era la più riconosciuta, che ha obbligato Andrez a licenziare 600 dei suoi addetti. Dopo un periodo in cui non vedeva soluzione all’accaduto, decide di creare uno strumento per ridare lavoro a coloro che lo hanno perso: partendo da una semplice frase, che è poi diventato il nostro motto “per creare posti di lavoro, devi creare imprenditori”, crea Réseau Entreprendre, che ad oggi conta più di 11.000 imprenditori nel mondo tra startup e senior.
Nel 2009 poi, hanno provato il modello in altri Paesi europei, per vedere se potesse funzionare anche all’estero. Hanno voluto sperimentare anche in Italia, dove, fortunatamente, è poi nata la prima associazione non francofona. Oggi, in Piemonte, la nostra associazione conta 65 imprenditori senior e 36 startup che hanno seguito il nostro percorso con altrettante 30 che lo stanno seguendo.
Dopo di noi, è nata anche Réseau Entreprendre in Lombardia, che sicuramente a livello di numeri ci supererà, così come si è sviluppata in Emilia Romagna. Grazie alla collaborazione con queste due regioni, la nostra associazione piemontese ha fondato Réseau Entreprendre Italia, con lo scopo di espandere il network di associazioni a marchio Réseau Entreprendre sul territorio italiano.
Puoi spiegarci meglio i valori e gli obiettivi di Réseau Entreprendre?
L’obiettivo è semplice: noi aiutiamo a sviluppare il potenziale imprenditoriale, per farlo diventare a tutti gli effetti un imprenditore, in modo da dare la possibilità di creare posti di lavoro. I valori che ispirano queste azione sono la gratuità, infatti supportiamo gratuitamente le startup; la persona, focalizzando l’attenzione sul potenziale dell’individuo e infine la reciprocità che porta innovazione e scambio di competenze tra gli imprenditori senior e junior.
La parte fondamentale della nostra associazione però, come accennavo prima, è l’uomo, il valore della persona: in un mondo sempre più automatizzato infatti, la differenza spesso la fa la persona. In Réseau Entreprendre ad esempio, gli associati, non possono investire in startup, poiché noi puntiamo sul valore umano, che riteniamo estremamente più importante. Per questo motivo focalizziamo l’attenzione sul rapporto tra Senior, associazione e Junior.
Qual è la tua definizione, in una frase, di imprenditore?
L’imprenditore è un visionario. È una persona che quando entra in un’azienda vede che obiettivi può creare. È quella persona in grado di avere la visione di come si costruisce un’azienda.
Chi è invece l’imprenditore Senior di Réseau Entreprendre? Quali caratteristiche deve avere? E l’imprenditore Junior invece chi è, per Réseau Entreprendre Piemonte?
Senior è quell’imprenditore che ha la passione di trasferire le sue competenze e le sue conoscenze con uno spirito di apertura. Li chiamo “illuminati”, dal momento che lo fanno per qualcosa che si sentono “dentro”. Gli imprenditori Junior invece devono essere recettivi: saper cogliere ogni sfumatura di tutte le informazioni che recepiscono dagli imprenditori Senior.
Quali sono secondo te 3 principali vantaggi di avere un mentor al proprio supporto? Hai poi altri consigli da dare ad un neo-imprenditore intenzionato ad aprire una propria impresa?
Il vantaggio principale è quello di non sentirsi soli: grazie al supporto dell’imprenditore Senior hai infatti l’opportunità unica di avere qualcuno con cui condividere le criticità, gli aspetti positivi o i possibili problemi a cui vai incontro. Il consiglio invece che do ad un neo-imprenditore è che non si fa un’impresa se non ci si forma: è fondamentale avere una formazione, una specializzazione e delle competenze, sia a livello scolastico che a livello di esperienze personali.
Cosa si può fare per poter essere selezionati nel vostro programma? È per tutti gratuito?
E’ innanzitutto tutto gratuito per le startup, la quale deve avere dei requisiti relativamente semplici: deve essere un’azienda piemontese all’interno della quale lavorino persone che si candidano per collaborare con noi. In secondo luogo deve essere un’azienda che intende creare posti di lavoro come primo obiettivo. Ci si candida attraverso il sito, inviando una mail, per poi incontrarsi con la direzione per impostare il progetto.
Cosa vi aspettate per il prossimo futuro di Réseau Entreprendre?
Adesso ci aspettiamo di “fare il salto” come base lato imprenditori Senior e dopodichè di crescere e aumentare numericamente in Piemonte, per poi diventare sempre più un punto di riferimento per gli startupper.
Ci puoi riassumere l’iniziativa “Start to work” che avete appena lanciato?
L’iniziativa Start to Work nasce come un progetto formativo, con l’obiettivo di accompagnare, attraverso un percorso formativo totalmente gratuito, la nascita di 9 consulenti d’azienda innovativi e supportarli nell’accesso al mondo del lavoro. Il percorso prevede diversi moduli, tra cui l’introduzione al processo di digitalizzazione, la formazione specifica con focus sulle competenze web e digital, l’accompagnamento nel processo di ingresso nel mercato e l’assistenza nel processo di apertura della partita IVA. La formazione è completamente gratuita e le candidature sono aperte fino al 31 marzo.