New Media: 5 trend per il 2018

In un mondo come quello della comunicazione sempre in costante evoluzione e cambiamento, ecco la nostra previsione dei New Media trend per il 2018.

Cosa vediamo in arrivo dal nostro binocolo sul mondo della comunicazione, oggi, abbiamo deciso di condividerlo qua. Come avvenuto per l’anno scorso, riportiamo in sintesi quelli che a nostro parere potranno essere i 5 principali trend del settore nel 2018.

 

1. Intelligenza artificiale: marketers e robots, insieme

Le aziende si stanno digitalizzando sempre di più e di pari passo questo è un processo che coinvolge culturalmente i cittadini. Ciò significa che le imprese sono sempre più delle Data Company: la gestione di questa mole di dati diventa efficace quando viene fatta unendo l’uomo alla competenze di calcolo dei robot. È qua che si gioca il presente ed il futuro del business delle aziende, che vedono la comunicazione sempre più un fattore che coinvolge a 360° l’impresa senza essere più relegata “solamente” al tema del racconto o della promozione di ciò che si fa. La competenza dei marketers diventa di conseguenza quella di saper scegliere o creare i giusti, o migliori, tool per l’occasione.

 

2. Design thinking: la persona è al centro

I Social Media hanno portato il livello della comunicazione al “many to many”, questo cambiamento epocale obbliga le aziende ed ogni organizzazione sociale a porsi la necessità di un’analisi sociologica e psicologica in ogni approccio di interazione al fine di essere efficaci. Approcciare il Web Marketing considerando il Customer Journey completo di un potenziale cliente significa valutare tecniche di Design Thinking. Per questo cresce anche di importanza la Social Advocacy, ossia la capacità di coinvolgere il team di un’azienda ponendolo come rappresentante e testimonial stesso – sincero, diretto e chiaro – del racconto dell’impresa. Al contempo la personalizzazione diventa fondamentale. E anche qua ciò non è fattibile senza dei tool adeguati.

 

3. Vlog come testa d’ariete del Content Marketing

Continuano a crescere gli investimenti in Digital Advertising sui video. Dal punto di vista culturale, i Millenials e le nuove generazioni in generale prediligono la forma visiva come elemento di coinvolgimento informativo. Se i contenuti possono essere automatizzati anche tramite l’uso di robots, l’aspetto qualitativo deriva al momento dalle competenze umane. Ciò significa che in ambito Content Marketing il prodotto “video” sarà anche per quest’anno un punto di riferimento, ma che per essere efficaci non basta produrlo, serve piuttosto creare contenuti di qualità in questo panorama che diventa maggiormente competitivo dato l’aumento di interesse.

 

4. Audio Analysis: Smart Home e Vocal Research

Le ricerche vocali su Google continuano a crescere. Così il desiderio – preferenza del 75% degli italiani secondo la ricerca Find – di comodità data dalla possibilità di avere dei “maggiordomi” in casa come Alexa di Amazon o altri device come Google Home in grado di interagire semplicemente grazie a dei comandi vocali. A quando un avviso di Siri che comprenderà il nostro stato d’animo in base alla pronuncia? Se consideriamo gli sblocchi dell’iPhone X, il tema è analogo: la personalizzazione è sempre maggiore così come l’intimità con la tecnologia, che finisce quasi per diventare “trasparente” alla nostra vista.

 

5. Digital Ethics e nuove Policy

Cambridge Analytica e GDPR, giusto per citare due esempi, sono tracce di una necessità ma anche di consapevolezza crescente a livello globale di quanto i dati personali siano rilevanti sul mercato. Il tema dell’etica nel campo dell’Intelligenza Artificiale è da sempre dibattuto, ma diventa ora un argomento davvero popolare in quanto essere immersi nella tecnologia è la realtà della maggior parte della popolazione. Così emergono esigenze in seguito alle attività aziendali di tracciamento delle informazioni sui propri clienti e potenziali tali.

 

Come approcciarsi, quindi, in questo mondo in evoluzione? Ricordandosi che la costante è il cambiamento. Dopotutto Charles Darwin diceva: «Non è la specie più intelligente a sopravvivere e nemmeno quella più forte. È quella più predisposta ai cambiamenti». Seguiteci allora tramite la nostra newsletter, con la quale di mese in mese esploreremo queste continue novità.

Lorenzo D'Amelio

Lorenzo D'Amelio

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