Siamo al 3° intervento sul tema dell’Intelligenza Emotiva. Dopo il primo (“self awareness”) e il secondo passo (“self management”), ora parliamo con lo psicologo Davide Boraso di “motivation”.
CAPITALE UMANO E RITORNO DI INVESTIMENTO
Il capitale umano è sempre più importante nello sviluppo di attività di business nell’era dell’automazione, dove la capacità di gestire il dinamismo e le relazioni sono la vera distinzione dell’umano rispetto ai robot. A tal proposito crescono gli studi che invitano i manager a pensare al ritorno di investimento non solo per quanto riguarda le spese “tecniche” per l’azienda, ma in particolare rispetto allo sviluppo umano. Al contempo, diverse Fortune 500 si affidano a dei modelli che valorizzano le caratteristiche personali per puntare a massimizzare il potenziale dei singoli individui.
CULTURA AZIENDALE E VALORI CONDIVISI
La visione di un’impresa e i suoi valori rappresentano un fattore aggregante, ma anche un riconoscimento (o meno) da parte di persone che possono entrare a farne parte. Per i millenial questo è fondamentale per la propria motivazione. Così, anche in BTREES intendiamo muoverci verso questa direzione, tramite diverse attività su più argomenti accomunate dalla stessa visione , ad es.:
– Team building;
– Mindfulness;
– Digital Detox;
– Intercultura;
– Sport;
– Sociale;
– Educazione;
Sono queste alcune piccole grandi azioni che fan parte della linfa da noi prodotta fin dalle radici, ancora prima di essere impegnati a livello di Corporate Social Responsability.
GIUSTA ATTITUDINE E ATTEGGIAMENTO POSITIVO
La giusta attitudine e un atteggiamento positivo verso gli ostacoli può in effetti permettere di raggiungere risultati sopra le proprie aspettative. Un’aforisma di Fred De Vito lo spiega più di mille parole: “If it doesn’t challenge you, it doesn’t change you”. Ciò va, allo stesso tempo, coordinato dalla capacità di equilibrare la propria passione con gli impegni, in particolare per chi fa attività di management, di impresa o da freelance. Per riuscire ad evitare di trovarsi nella situazione da workaholic, con tutto ciò che ne consegue.
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LEADERSHIP E MOTIVAZIONE – L’INTERVENTO DI DAVIDE BORASO
“Un tratto fondamentale, che quasi tutti i leader efficaci hanno, è la motivazione. Ossia una particolare caratteristica, legata all’autogestione per cui mobilitiamo le nostre risorse ed emozioni positive per guidarci verso gli obiettivi di vita. I leader motivati sono spinti a raggiungere risultati oltre le proprie aspettative: essi tendono infatti, a favorire il raggiungimento degli obiettivi di chi lavora per loro.
Molte persone sono motivate da fattori esterni, come un buono stipendio o lo status che deriva dal possesso di un titolo importante o dal far parte di una prestigiosa azienda. Al contrario, coloro che hanno potenzialità di leadership sono motivati da un profondo desiderio interiore di raggiungere e conseguire il risultato. Se stai cercando un possibile leader, come puoi identificare persone motivate da fattori interni piuttosto che da ricompense esterne? Il primo indicatore da tenere in considerazione è una forte passione per il lavoro stesso. Tali persone cercano sfide creative, amano imparare e vanno molto orgogliose per un lavoro ben fatto. Esse mostrano anche un’energia ben indirizzata al fare meglio le cose. Le persone con tale energia sembrano spesso inquiete nel mantenere lo status quo.
Sono anche desiderosi di esplorare nuovi approcci per il loro lavoro. Ad esempio un manager di una società di cosmetici di Atlanta, qualche anno fa, era frustrato perché doveva aspettare due settimane per ottenere i risultati di vendita da parte dei dipendenti impegnati sul campo. Non rassegnandosi a una così lunga attesa, ha scoperto l’esistenza di un sistema telefonico automatico che ricorda a ogni suo venditore, ogni giorno alle 17.00, di inviare quante chiamate e vendite avevano fatto. Il sistema ha ridotto i tempi di risposta sui risultati delle vendite da settimane a ore.
Al di là dell’innovazione che oggi può risultare banale, questa storia illustra due altri tratti comuni nelle persone guidate dalla motivazione dei risultati da raggiungere: sono sempre proiettati nel migliorare le prestazioni e vogliono mantenere nel tempo le conquiste raggiunte. Se prendiamo in considerazione le prestazioni, durante le revisioni, le persone con elevati livelli di motivazione potrebbero chiedere di essere messi sotto pressione o alla prova dai loro superiori. Naturalmente, un dipendente che unisce la propria consapevolezza con la motivazione interna riconoscere i suoi limiti, ma non si accontenterà di obiettivi troppo facili da soddisfare. Inoltre, si nota che le persone guidate a fare meglio desiderano possedere anche un modo per monitorare i progressi propri, della loro squadra e della loro società. Ciò è un’ulteriore garanzia che può portare a risultati migliori e procedure più efficaci.
Mentre le persone con scarsa motivazione al risultato sono spesso poco precise o confuse sui risultati, quelle con una motivazione verso un alto rendimento, spesso mantengono il punteggio seguendo precise misure, come la redditività o la quota di mercato. Interessante notare che le persone con elevata motivazione rimangono ottimiste anche quando i dati o i punteggi siano contro di loro. In questi casi, l’auto-regolazione si combina con la motivazione, un ottimo mix per superare la frustrazione e depressione che vengono dopo un risultato negativo o un fallimento”.
Seguiteci! La prossima puntata parleremo di “Social awareness”, quarto dei 5 passi verso l’Intelligenza Emotiva.
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