Fare attività di E-mail Marketing può apparire molto semplice agli occhi della maggior parte delle persone: mandi un’e-mail e il gioco è fatto. Non è proprio così, non a caso ci sono ruoli professionali dedicati di persone che se ne occupano dal mattino alla sera. Come ogni professione digitale, nel momento in cui si approfondisce si scoprono le reali potenzialità di alcune azioni date dai tool dei New Media. In questo articolo portiamo il nostro contributo grazie alla formazione costante che seguiamo tramite il programma dedicato di MailUp, che ci vede Agency Partner.
Cos’è l’Email Marketing?
L’E-mail Marketing è il ramo del Marketing che utilizza il canale e-mail per raggiungere un pubblico ben definito al fine di realizzare gli obiettivi aziendali che ci si è prefissati. L’obiettivo principale può essere ad es. quello di vendere un bene e/o servizio, ma non è sempre così, soprattutto per coloro che vogliono fare semplicemente brand awareness (diffusione della conoscenza del brand).
Perché è utile fare E-mail Marketing?
Ci sono diversi motivi per i quali può essere utile inviare un’e-mail: ci permette di mantenere vivo il rapporto con l’utente/cliente, permette di ottenere potenzialmente un elevato ROI (Return On Investment), permette di fare Up & Cross-Selling. In questo articolo cercheremo di dare alcuni consigli su come preparare e implementare una strategia di E-Mail Marketing efficace.
1. Definire quali sono gli obiettivi aziendali
Senza un chiaro obiettivo non si sa perché stiamo inviando una newsletter. Un’impresa deve avere in mente ciò che vuole realizzare e quali persone vuole raggiungere. Definita l’audience, bisogna quindi mettere in pratica una strategia ben definita di acquisizione dei lead e di gestione del futuro database.
2. Sapere come si vuole segmentare il proprio DB
Alla base di tutto c’è la segmentazione del database: ancora prima di aver raccolto le anagrafiche, è necessario sapere quali dati potranno essere utili per il raggiungimento dei propri obiettivi. Per esempio, se si è un’azienda che produce magliette ufficiali delle squadre di calcio, potrà tornare utile sapere per quale squadra tifano i destinatari, così da poter inviare dei messaggi ad hoc che contengono i prodotti del merchandising della squadra del cuore.
3. Posizionare gli Entry-Point nelle sezioni strategiche del nostro sito
Tendenzialmente, per entry-point si intendono tutti quei form dai quali è possibile iscriversi alla newsletter di un’azienda. Questo passaggio è di fondamentale importanza perché posizionare un form in homepage e metterlo in evidenza è molto diverso da inserirlo nell’ultima sezione nascosta del proprio sito. Oltre alla questione visibilità, è fondamentale tenere in considerazione il perché del posizionamento: se posiziono un form nella sezione “Formazione” del mio sito, probabilmente si iscriveranno da lì tutte le persone interessate ai corsi di formazione, se lo metto nella sezione “Job”, facilmente si iscriveranno persone in cerca di lavoro.
4. E-mail Design: la struttura della nostra e-mail
Le persone sono sempre più in movimento e utilizzano lo smartphone per la lettura della posta elettronica. Per questo motivo è importante impostare una struttura che permetta al nostro messaggio di adattarsi esteticamente alla (ormai prevalente) dimensione mobile. La maggior parte dei tool di e-mail marketing ormai rende responsive le comunicazioni. Nel caso non avessi questa opportunità, ricerca fin da ora un tool che ti permetta di impaginare automaticamente i tuoi moduli e fai in modo che tutti i tuoi contenuti siano incolonnati uno sotto all’altro, così sarai sicuro che anche da mobile il testo sarà facilmente leggibile.
5. Fare A/B Test
È importante testare l’efficacia di una newsletter. Per fare ciò si può fare un A/B Test, che ci permetterà di mettere a confronto alcune variabili del nostro messaggio inviandolo inizialmente ad una ristretta percentuale dei nostri destinatari. Questa tipologia di campagna consente di inviare poi l’e-mail più performante in termini di aperture e click alla parte restante del nostro database. Molto importante: in questi test ricorda di fare il test su una variabile per volta!
6. Scrivere un oggetto attraente
Questo è uno dei passaggi più importanti. L’oggetto è in grado di influenzare i tassi di apertura della nostra e-mail: più sarà interessante e maggiore sarà la probabilità che la nostra newsletter venga aperta. Non esiste una regola univoca ma è bene tenere a mente alcuni suggerimenti: né troppo breve, né troppo lungo; usare le emoji (attirano l’attenzione oltre a rendere il messaggio più umano e diretto); non scrivere parole che non sono inerenti al contenuto del nostro messaggio. Nota: ricordati di compilare anche il pre-header.
7. Usa delle CTA che stimolino l’utente a cliccare
L’E-Mail Marketing è sostanzialmente un canale che mira a far sì che l’utente compia un’azione (clicchi uno dei contenuti) per atterrare su di un sito web specifico. Per stimolare l’individuo a fare ciò, è importante che la nostra CTA – Call To Action (con pulsante dedicato) sia ben visibile e attraente anche sotto il profilo estetico. Alcune aziende cercano di giocare anche sull’ironia, ma questo naturalmente dipende dal proprio tone of voice.
8. Utilizza i campi dinamici
Cosa sono? Sono quei parametri che permettono al nostro destinatario di ricevere un messaggio personalizzato sulla base delle proprie informazioni di cui siamo in possesso. Se nel nostro database abbiamo il dato riferito al nome della persona, utilizzando i campi dinamici il messaggio che riceverà sarà il seguente: “Ciao, Edoardo…”. Questa tecnica crea un clima più familiare tra l’azienda (mittente) e l’utente, portando ad un maggior livello di fiducia nei confronti del brand.
9. Traccia i link che inserisci nel messaggio
Internet ci permette di tracciare praticamente tutte le nostre attività. Soprattutto per i siti e-commerce questa funzionalità è di fondamentale importanza: consente di capire se una conversione (vendita) proviene dalla nostra e-mail oppure no (e da quali canali). Utilizzando i parametri di tracciamento di Google Analytics tutto questo sarà di facile lettura. È un elemento fondamentale ed integrante dell’attività strategica.
10. Analizza i dati degli invii
Una volta inviata la newsletter, il gioco non è finito. I dati sulle aperture e sui click effettuati dai nostri destinatari ci consentono di capire chi interagisce con noi e chi no. A cosa ci serve tutto questo? Per fare pulizia all’interno del nostro database! È sempre meglio avere un numero di anagrafiche inferiore ma di qualità (che interagiscono con i nostri messaggi) piuttosto che averne il doppio ma che non aprono nemmeno la nostra newsletter.
Allora, siete pronti? Bene! Vi aspettiamo alla prossima puntata, sempre sul nostro blog.